Siamo appena rientrati ed io già ho voglia di condividere con voi la nostra più che positiva esperienza nel visitare Angkor Wat con i bambini al seguito. Si avete capito bene: abbiamo portato la nostra piccolina in Cambogia e vogliamo raccontarvi perché lo rifaremmo anche ora!
Questo viaggio nel sud est asiatico con nostra figlia Irene (appena 21 mesi) è stato meraviglioso, non trovo le parole per descrivervi la gioia e le emozioni vissute. Molti si staranno chiedendo come si fa a partire con una bimba così piccola, la risposta è semplice: volere è potere! Mettete da parte le strane ansie da mamma chioccia e provate a viaggiare con i vostri figli, niente sarà come vedere un luogo attraverso i loco occhi.
Naturalmente le nostre tappe sono state dettate dai suoi ritmi e necessità, niente è più come prima, ma forse è molto meglio ora. I tour de force ai quali eravamo abituati da novelli sposini non ci appartengono più, ma ci siamo resi conto che viaggiare con Irene è una continua scoperta ed emozione. Ci ha stupido vederla correre a perdifiato per il sito archeologico, ridere e giocare con ogni persona le sorridesse, assaggiare cavallette fritte e bere latte di cocco. Stiamo crescendo una cittadina del mondo!
Angkor Wat con i bambini
COME MUOVERSI NEL PARCO
Diciamo subito che visitare Angkor Wat con i bambini molto piccoli non è proprio una passeggiata.
L’intera area ha zone non children friendly. Le rovine hanno scalini ripidi ed il terreno non asfaltato non permette di portarsi dietro il passeggino. Per ovviare al problema abbiamo deciso di effettuare il tour del Piccolo Circuito con Irene, per la maggior parte del tempo nel marsupio della stokke. Laddove il manto stradale lo permetteva e non erano presenti pericoli concreti (pozzi, terrazze non protette) l’abbiamo lasciata libera di correre e giocare.
Punto fondamentale da ricordare se avete intenzione di intraprendere questa esperienza è che visitare i templi sarà molto faticoso dovendo portare un “peso” sulle vostre spalle per gran parte della giornata.
Se i vostri figli sono più grandi potrete tranquillamente fare il tour a piedi o noleggiare delle biciclette. Per i ragazzi credo sia un’esperienza divertente e indimenticabile. Noi, non essendo grandi amanti della bici e neanche grandi ciclisti, abbiamo scartato l’idea subito!
CALDO E AFA COME FARE
Girare per Angkor Wat con i bambini può essere problematico durante il periodo estivo, stagione molto umida e appiccicosa. L’afa ed i temporali improvvisi sono all’ordine del giorno in estate. Se avete solo questo periodo per le ferie armatevi di repellente anti zanzare e crema solare. Portate un kway, un cappello con la visiera, occhiali da sole e tanta acqua.
All’interno del sito non troverete bar o venditori ambulanti, questi vi aspetteranno all’esterno di Angkor Wat e vi faranno pagare moltissimo tutto, anche della semplice acqua! Ricordate, se come Irene, il vostro bimbo è molto piccolo, e non riesce a comprendere la necessità di idratarsi per combattere il forte caldo, fate come noi: proponetegli ogni mezzora il biberon / bottiglietta di acqua. Vedendolo berrà molto più spesso ed il problema della disidratazione sarà facilmente superato.
Detto ciò, se il lavoro ve lo permette e potete scegliere il periodo delle ferie partite in inverno, il clima è molto più sopportabile e l’umidità quasi dimezzata, tutto ciò grazie alla stagione secca.
ABBIGLIAMENTO
L’abbigliamento per visitare l’Angkor Wat con i bambini è molto importante per due ragioni. In primis perché il sito è un luogo sacro e necessita di un abbigliamento consono, in secondo luogo per combattere il caldo.
Fate indossare ai piccoli abiti traspiranti e se possibile con protezione UV (da decatlhon le troverete senza problema). I pantaloni sarebbero meglio lunghi (almeno fin sotto il ginocchio) per proteggere i bambini dalle punture di zanzare e dai roghi che spesso nel sito. Non dimenticate un cappello con visiera e occhiali da sole.
Ricordate di portare un cambio se il caldo diventa insopportabile e delle salviettine umidificate per rinfrescare i bimbi.
Discorso a parte meritano le scarpe: devono essere comode e non devono far male. I bambini amano correre e saltare, ad Angkor Wat lo spazio non manca, ma il terreno è ricco di dislivelli e radici, quindi meglio scarpe CHIUSE.
i templi di Ankgor sono pura poesia! Aspetto altre foto! siete stati al tempio avvolto tra le radici?
Si quello di Ta Phrom è stato il nostro preferito
Non ci sono più i “chioschi” e ristoranti con annesse “aree di servizio” tra un tempio e l’altro? Quando avevo visitato io Angkor – poco più di dieci anni fa – la sera comparivano i venditori ambulanti con spiedini deliziosi mentre queste “aree di servizio”, ovvero ristorantini con giusto una struttura coperta, tavoli e sedie dove mangiare, erano sempre aperte. Io non li avevo trovati particolarmente cari, ma c’è da dire che la Cambogia allora non era super turistica, già due anni dopo una mia collega aveva trovato più offerta di cibo rispetto a riso, spiedini e zuppa che ricordavo io!