Durante il nostro recente viaggio in Cambogia non potevano non visitare Angkor Wat ed il Piccolo Circuito. Un’esperienza magica che ci ha donato emozioni e sensazioni indescrivibili. Ce ne siamo profondamente innamorati.
La Cambogia è un paese diametralmente opposto rispetto al nostro, ricco di profumi e colori che ti fanno sentire bene con te stessa, una spiritualità unica che non credevo possibile. Tutti vengono qui esclusivamente per visitare Angkor Wat ed il Piccolo Circuito, includendo spesso anche il Grande Circuito che comprende siti archeologici più distanti dal nucleo principale, ma nessuno torna insoddisfatto. La Cambogia ti entra dentro lentamente senza chiedere il permesso e ti lascia una gioia appagante una volta tornati a casa.
Angkor
Il siti di Angkor è stato scoperto nel 1860 dal francese Henri Mouhot, e si estende su una superficie di circa 400 km2. E’ un susseguirsi di resti delle differenti capitali dell’impero Khmer riconducibili tra il 9° ed il 15° secolo.
Data la vastità del sito archeologico, la visita è stata suddivisa in due zone: il Piccolo ed il Grande Circuito.
Entrambe le aree hanno il loro inizio presso l’Angkor Thom per poi dividersi in base alla Porta di Uscita. Se si esce dalla Porta della Vittoria, si imbocca il cosiddetto Piccolo Circuito che comprende: in senso orario il Ta Keo, il Ta Prohm, il Banteay Kdei e il Prasat Kravan. Il giro si conclude riportandovi all’ingresso del meraviglioso Angkor Wat.
Imboccando la porta settentrionale dell’Angkor Thom, ci si addentra nel Grande Circuito che comprende resti spettacolari ma molto più distanti e difficilmente raggiungibili a piedi. Troverete il Preah Khan, il Neak Pean, il Ta Som, il Mebon Orientale, il Pre Rup, il Bat Chum, il Prasat Kravan per raggiungere e concludersi alla porta orientale dell’Angkor Wat.
Cosa non perdere del Piccolo Circuito
Scopriamo le carte, non basterebbe una settimana per visitare questi luoghi, sarebbe letteralmente impossibile visto le enormi distanze e la vastità di ogni tempio. Detto questo, se siete stretti con i tempi e non potete allungare la vostra permanenza a Siem Reap, vi suggerisco di dedicare almeno due giorni a visitare Angkor Wat ed il Piccolo Circuito. Questo è un buon compromesso e vi donerà una visione abbastanza completa dell’architettura khmer e della magnificenza dell’intero sito.
ANGKOR WAT
Visitando questa porzione, vasta ma accessibile in un solo giorno non potrete perdere il fulcro principale, l’Angkor Wat. Questo è il tempio per eccellenza, unico nel suo genere. Angkor Wat richiama ogni anno milioni di turisti e di locali, simbolo stesso della Cambogia con le sue 5 cupole ineguagliabili riprodotto persino sulla bandiera nazionale.
Costruito con un’orientamento ad ovest, invece che ad est è stato a lungo studiato dagli storici proprio per il suo essere diverso dal resto dei templi. Oggi si ritiene sia un tempio funerario per il Re Khmer che ne ordinò i lavori. Decorato con immagini di vita quotidiana, è il più vasto resto archeologico del mondo.
Varcato l’ingresso e superato il Ponte Arcobaleno si inizia la vera e propria scoperta dell’imponente Angkor Wat.
Il suo nome significa letteralmente “Città Tempio” ed è una rappresentazione simbolica del Monte Meru, il monte degli dei. Il percorso è stato pensato proprio per simboleggiare un cammino spirituale, dallo stato umano a quello divino. Solo i componenti della famiglia reale, infatti, potevano varcare l’ultimo piano del tempio e le cupole perché degni e divini.
Il percorso di visita oggigiorno cerca di riprodurre questa evoluzione mistica. Nonostante sia un tragitto abbastanza agevole, non sarà certo una passeggiata. Il caldo appiccicoso di giugno e gli improvvisi acquazzoni non aiutano, anzi vi assicuro che sarà un tour faticoso ma la vista di queste meraviglie vi ripagherà appieno.
TA PROHM
Una volta appagata la vostra sete di curiosità e aver scaricato completamente la batteria della vostra reflex sarà giunto il momento per cambiare tempio e dirigervi al tempio Ta Prohm, all’interno dell’antica città Khmer Angkor Thom. Molti conoscono già questo tempio perché utilizzato come ambientazione di alcune scene del famoso film di avventura Tomb Raider.
Differentemente dall’Angkor Wat, qui la natura è stata lasciata allo stato primitivo, i resti del tempio non sono stati ripuliti, ne ristrutturati. Troverete un edificio in pietra ormai, letteralmente in balia della natura che cerca di riprendersi quello che gli appartiene.
La sensazione che proverete è quella di una vitalità e di una forza inaspettata. Una piccola giungla di fronte ai vostri occhi che tiene tra le sue liane cumuli di rocce e pietre.
BAYON
Visitare Angkor Wat ed il Piccolo Circuito vuole dire vedere il famoso Bayon, il tempio buddista posto all’interno della città Angkor Thom ed edificato senza mura di cinta e fossato.
INFORMAZIONI UTILI
Costi ed orari per entrare ad Angkor Wat ed il piccolo circuito
- 1 giorno 37 dollari
- 3 giorni 62 dollari
- 6 giorni 72 dollari
Per il rilascio del biglietto è richiesto il passaporto e vi faranno una foto per rendere il ticket personale! Ricordate che ad ogni tempio vi chiederanno di mostrarlo!
L’ingresso è concesso dalle 5:30 della mattina alle 17:30 tutti i giorni.
Spostamenti
Per visitare Angkor Wat ed il Piccolo Circuito avrete bisogno di un mezzo di trasporto, anche se si viene definito PICCOLO il circuito è enorme e non riuscireste a muovervi esclusivamente a piedi. Potreste noleggiare una bici, ma se non siete dei ciclisti professionisti, la vedo dura.
La miglior soluzione è l’affitto per l’intera giornata di un tuk tuk. Il costo è abbastanza irrisorio, circa 20 – 25 dollari. Noi, avendo Irene piccola ed essendo circa 35 gradi alle 7:30 della mattina abbiamo optato per il noleggio di un driver con auto per 35 dollari. Quando si viaggia con i bambini si cerca sempre di tutelarli anche a rischio di spendere un po’ di più! Si è rivelata un’ottima scelta, avevamo la possibilità di lasciare tutto il superfluo in auto al sicuro e girare per i templi in tranquillità.
Per leggere la nostra esperienza ai templi di Angkor con Irene al seguito cliccate qui, buona lettura!
Marina
Complimenti per l’articolo! Amiamo da sempre Angkor Wat , è uno dei nostri sogni nel cassetto! Abbiamo 2 bambini e un viaggio in Cambogia con loro un pò ci spaventa, ma leggere post come il tuo ci da sicurezza!